SUMMER SEA KAYAK EXPEDITION

La Sicilia, con il suo sviluppo costiero di poco più di 1000 Km, è la più estesa isola del Mar Mediterraneo.
Abbiamo già pagaiato in inverno l'arcipelago delle Isole Eolie, in estate quello delle Isole Egadi, più altri piccoli tratti di costa nei dintorni di Trapani, Catania e Palermo.
Ora è arrivato il momento di effettuarne il periplo completo: dal 19 luglio al 22 agosto saremo in navigazione attorno all'Isola.
Le percorrenze medie giornaliere sono stimate in circa 32 Km.
Se volete partecipare, anche solo per un periodo, sarete i benvenuti.
Tatiana e Mauro

domenica 23 agosto 2015

Rientro in salita...

Adesso che siamo a terra, le cose si complicano. Finché eravamo in kayak,
dovevamo pensare solo a pagaiare, a rabbonire il mare e a macinare
chilometri. Ora che abbiamo completato il periplo dell'isola ci tocca
risolvere una discreta serie di problemi, tutti relativi al trasferimento
via terra dalla Sicilia a casa...
Questo viaggio non sarebbe mai stato possibile senza l'aiuto prezioso degli
amici che ci sono venuti in soccorso nel momento del bisogno e molto
probabilmente si sarebbe interrotto ancor prima di cominciare.
La Mauro-mobile, infatti, invece di portarci fino a destinazione, cinque
settimane fa si è voluta fermare a Caserta: su un carroattrezzi abbiamo
raggiunto il porto ed in maniera rocambolesca siamo riusciti a prendere il
traghetto per Palermo, dove c'erano Dario & Vincenzo già pronti a sistemare
i nostri due kayak, tutta l'attrezzatura tecnica e le nostre stanche membra
sul furgone diretto alla Lega Navale Arenella.
È bastato mettere i Voyager in mare per riprendere energia e per assaporare
sin da subito il senso di libertà che il viaggio sa regalare. A darci la
carica, poi, sono state non solo le emozioni che di solito condiscono
un'avventura a così stretto contatto con la natura, ma anche e soprattutto
le decine di persone che abbiamo avuto la fortuna di incontrare durante
tutto il percorso.
Non ci era ancora mai capitato di condividere l'esperienza della
navigazione costiera con così tante pagaie, teste e braccia diverse: la
presenza in mare e a terra di tanti amici di kayak (e non solo!) ha reso il
viaggio molto più interessante, divertente ed animato del solito.
Avrebbe potuto rivelarsi una scelta azzardata, come aveva osservato
qualcuno, col rischio di ritrovarsi gomito a gomito con dei pazzi più
squinternati di noi. È stata, invece, l'ennesima riprova che il piccolo
mondo del kayak da mare è pieno zeppo di belle persone!
E non è solo in mare che abbiamo ricevuto attenzioni e cortesie. Anche
quando sbarcavamo per le soste giornaliere ed i campi notturni abbiamo
trovato tantissimi siciliani sempre pronti ad ospitarci, sfamarci ed
istruirci sulle tradizioni del luogo. Abbiamo scoperto più cose sulla
Sicilia parlando con i nostri vari ospiti che non leggendo tutte le guide
turistiche che avevamo stivato in kayak ed in cinque settimane di incontri
non siamo mai stati capaci di offrire neanche un caffè: "Ci mancherebbe
altro - protestavano tutti - qui siete a casa nostra!"
Grazie a tutti gli amici di kayak che ci hanno accompagnato per un tratto
più o meno lungo, questo 'Sicilia kayak tour 2015' è stato un viaggio
davvero speciale, colorato e ridanciano!
E le risate sono continuate anche alla fine del viaggio: una volta
raggiunta l'Arenella, dopo 34 giorni di navigazione, gli aperitivi
alcoolici del ricevimento organizzato dalla Lega Navale hanno dato l'astura
alle prime battute, le abbondanti libagioni al Bisso Bistrò hanno
accresciuto l'euforia del drappello canoistico ed i lunghi momenti di
riordino dell'attrezzatura nella giornata di sabato hanno segnato la degna
conclusione di un viaggio pieno di chiacchiere esilaranti e di sorrisi
contagiosi!
L'allegra compagnia non si è sciolta neanche durante il viaggio di ritorno:
Alice, Dario e Vincenzo hanno caricato i nostri due Voyager sul solito
furgone e ci hanno riaccompagnato al porto di Palermo; Marco e Laura hanno
sopportato una notte in traghetto con me e Mauro (che ormai russiamo e
puzziamo come due facoceri selvatici!) e ci hanno caricato tutta
l'attrezzatura sul loro furgone diretto a Reggio Emilia; Raffaele e
Francesco hanno puntato la sveglia alle sei e ci hanno aspettato al porto
di Napoli per quattro ore filate, perché le Grandi Navi Veloci di veloce
hanno solo il nome, ma poi accumulano ore di ritardo (la partenza prevista
per le 21 è avvenuta a mezzanotte suonata, con relativa nostra snervante
attesa all'imbarco, tra auto ed articolati in manovra!).
La ciliegina sulla torta è stata la ferale notizia che, dopo ben cinque
settimane in un'officina specializzata, la Mauro-mobile non è pronta:
mancano ancora dei pezzi di ricambio, sono stati ordinati ma ovviamente non
sono arrivati per tempo, se ne riparlera' chissà quando...
Così Raffaele si è fatto carico di trasportare i nostri due Voyager sul suo
furgoncino storico, orgoglioso di mostrare il suo cartello-stivale per la
segnalazione dei carichi sporgenti. Francesco, da par suo, si è subito
offerto di ospitare i due kayak per il tempo necessario presso il suo
studio fotografico: non sono mai stati trattati con tanti riguardi!
È la prima volta che torniamo a casa da un viaggio in kayak senza i kayak!
E senza niente altro! Compriamo al volo due biglietti del treno e risaliamo
lo stivale zaino in spalla, come due scolaretti che rientrano da una gita
fuori porta!
Tornerò a Napoli a ritirare i Voyager e la Mauro-mobile quando si
degneranno di farci sapere che è tutto in ordine... Sarà un'appendice del
viaggio ed una scusa in più per ritrovare gli amici!
Andrea, infine, andrà a Reggio Emilia per ritirare il suo kayak e sarà così
gentile da prelevare dal furgone di Marco&Laura anche le nostre sei sacche
di varia attrezzatura (compresi tutti i tesori che il mare mi ha regalato
durante il viaggio: formine, galleggianti e conchigliette varie!).
Il proverbio che abbiamo imparato in Sicilia poco prima di lasciare l'isola
calza a pennello alla nostra situazione: "Chi è ricco di amici è povero di
guai".
Noi ci siamo arricchiti tantissimo: GRAZIE A TUTTI, di tutto cuore!!!

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